La val d’Arda al centro del trail sulla Via dei Monasteri Regi. Intervista all’organizzazione in vista del 25 febbraio

Piacenza torna a correre e lo fa con un appuntamento che è diventato sempre più conosciuto, sia sul nostro territorio sia ad un livello più ampio. Stiamo parlando dell’Arquato Trail 2024 che quest’anno prenderà vita domenica 25 febbraio.

Un evento che in pratica apre la stagione di attività di trail running sulle nostre colline e che più in generale segna un punto di partenza per le competizioni, agonistiche e non nella nostra provincia.

Un evento che si svolge in una cornice bellissima e unica come la zona di Castell’Arquato attraverso un trail che per chi lo affronterà con pretese di arrivare davanti, impegnativo e selettivo. A raccontarci questo aspetto e anche altri di questo Arquato Trail, è stato Elio Piccoli Presidente della A.s.d. Lupi d’Appennino.

Si torna a correre: ecco l’Arquato Trail
Un dei momenti di un’edizione dell’Arquato Trail

Trail e sgambata tra le bellezze della Val d’Arda: le diverse facce dell’Aquato Trail

Come detto a rispondere alle nostre domande per conoscere meglio quello che succederà domenica 25 febbraio nel cuore della val d’Arda, è stato Elio Piccoli, Presidente della A.s.d. Lupi d’Appennino, l’associazione che organizza l’intero evento.

Siamo a ridosso dell’Arquato Trail 2024, ma facciamo subito un passo indietro: quando è iniziata questa avventura?

L’avventura Arquato Trail è iniziata nel 2016, con l’aiuto e la conoscenza del territorio da parte di alcuni nostri tesserati di Castell’Arquato. Un percorso totalmente in Val d’Arda che inizialmente era leggermente più lungo, per la precisione di 26 km.

Sono previsti due tipi diversi di manifestazione. Quella competitiva e quella non. Partiamo dalla prima, come possiamo descriverla?

Una gara molto ostica con tre salite di base, la prima di 5 km che passa in paese partendo dal Palarquato, la seconda a Lugagnano poco dopo il ristoro alla Baita degli Alpini di circa un km, la terza che dà il colpo di grazia, sportivamente parlando, da Chiavenna Rocchetta per la direttissima che porta al Monte Giogo in circa 2 km ma con circa 300 metri di dislivello positivo. La restante parte permette ai più dotati di “slegare i cavalli” mentre per altri può significare un po’ di giusto recupero prima della discesa finale sempre al Palarquato.

Poi la seconda, una sgambata che si può fare anche accompagnati. A chi è dedicata questa opzione?

La seconda opzione in realtà… sono due! partiranno immediatamente dopo la competitiva: la prima segue il percorso della gara per i primi 5 km per poi deviare sul ritorno per Castell’Arquato. La seconda, come evidenziato in un recente articolo sul nostro sito, permette di seguire una visita guidata di altrettanti km ma con le guide ambientali escursionistiche del gruppo E.V.A. che spiegheranno le bellezze e le peculiarità del territorio. In questo caso è consigliata la prenotazione per contenere i numeri ed offrire un servizio adeguato alla mail arquatotrail@gmail.com.

Si torna a correre: ecco l’Arquato Trail
Tra le vigne vicino a Castell’Arquato

Leggiamo che il trail è sulla “Via dei Monasteri Regi”. Per chi non lo conoscesse, in che cosa si identifica?

È una neonata, parlando di gestione, via di pellegrinaggio o escursionismo con prevalenza storico religiosa legata ai Monasteri della Val Tolla. Basata sugli studi di Fausto Ferrari ed altri collaboratori, presentata lo scorso anno ai massmedia, che partendo da Fiorenzuola tocca i comuni della Val d’Arda arrivando a Bardi in circa 60 km, dove si collega alla Via degli Abati, (della quale sono presidente n.d.r), per congiungersi a Pontremoli sulla Via Francigena.

L’organizzazione è a cura della A.s.d. Lupi d’Appennino. Come e da quante persone è strutturato il gruppo?

Lupi d’Appennino nasce nel 2008 per dare vita alla prima manifestazione su percorso tutto italiano di ultra trail, oltre 100 km da Bobbio a Pontremoli. Consta attualmente di circa 40 tesserati, per lo più appassionati di montagna che non poche volte si riuniscono per pulire i sentieri ed effettuare escursioni in appennino.

In ultimo: quanto lavoro “dietro le quinte” c’è, per dare vita all’Arquato Trail?

Ci tengo a dire che la partecipazione locale nell’organizzazione è stata fondamentale (io abito a Piozzano in Val Luretta dove a maggio organizziamo un Trail alla seconda edizione) ad iniziare con ordine sparso dal Gruppo Alpini di Lugagnano, il gruppo E.V.A. guide escursionistiche ambientali, l’associazione Via dei Monasteri Regi, il Gruppo Guide MTB Alta Val d’Arda di Castell’Arquato, le amministrazioni locali di Castello e Lugagnano, per la concessione delle strutture e dei permessi, la Proloco Castell’Arquato, Sciara Progetti Teatro e non ultima la P.A. Lugagnano assieme a tanti altri volontari.

Per il resto con mia moglie Elisa amiamo percorrere i nostri sentieri piacentini e non, è questa passione che ci porta a scoprire sentieri e passaggi a volte quasi perduti, per divulgarne la conoscenza ai partecipanti che vengono da ogni parte delle regioni attigue portando risorse ai territori di montagna.

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