Tanti lavori sono stati apportati al Rifugio Prato Grande nelle ultime settimane, che hanno anticipato l’apertura del fine settimana. Ecco come sono stati i lavori e come saranno i prossimi mesi

Non è stata semplicemente una primavera in attesa della bella stagione per i ragazzi di Collettivo14 che gestiscono il Rifugio Prato Grande, ma di settimane di lavoro per dare una nuova faccia ad uno dei punti di riferimento per gli amanti del trekking e della natura della provincia di Piacenza. A raccontarci questi lavori è stato Giacomo Bandini, guida AIGAE e figura centrale di questa iniziativa.

Si lavora (e si sogna) verso il futuro: il 2025 del Rifugio Prato Grande

Come leggerete nelle parole di Giacomo Bandini, come sempre a nome di tutto il Collettivo14 che lavora su questo progetto che ormai da tempo ha ridato vita al Rifugio Prato Grande, i lavori sono stati fatti in un’ottica di una migliorata ricezione turistica ma anche, e diremmo soprattutto, con l’obiettivo di rivedere il modo di vivere la montagna e in particolare il nostro appennino. Questo anche attraverso una lunga serie di eventi che fino a metà agosto animeranno questo angolo di Val Nure.

Intanto… la facciata del Rifugio è tutta rinnovata!

Sì… e finalmente direi! La riverniciatura della Baita era un lavoro in programma dal primo anno e che, per un motivo o per l’altro, non siamo mai riusciti a fare. Senza dubbio quello che ha richiesto più tempo ed energie, ma anche il più importante. Ancor prima che dal punto di vista estetico, è stato un intervento fondamentale per salvaguardare e conservare la struttura stessa, che nel giro di qualche anno ancora rischiava di diventare irrimediabilmente compromessa.

Ritorno a Rifugio Prato Grande!
Com’era e com’è!

Prevedete altri lavori per migliorare ancora l’edificio?

Non ti nascondo che ad Aprile quando abbiamo iniziato ci siamo trovati davanti una lista infinita di lavori che ci ha un po’ spaventati. Ne mancano ancora alcuni ma in quasi due mesi siamo riusciti a portarne a termine la maggior parte. Abbiamo ancora un tempo per costruire un chiosco esterno e ultimare i dettagli. Fare tutto entro l’apertura sarà un po’ una corsa contro il tempo ma contiamo di farcela.

Forse non si dovrebbe chiedere ma… in termini di costi, quanto è stato grosso lo sforzo per avere un rifugio rinnovato?

Per una realtà piccola come siamo noi, affrontare la ristrutturazione a spese nostre è stato sicuramente un impegno non indifferente. Per quanto riguarda i lavori più piccoli, in un’ottica ecologica ed economica, abbiamo sempre cercato di utilizzare materiali di recupero. Cosa che però, per ottenere un buon risultato, non è stata possibile con quelli più importanti come la riverniciatura. La cifra esatta però non te la so dire. Per darti un’idea, ad oggi, si quantifica in circa 3-4 stipendi medi.

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Un momento durante i lavori

Immagino che centrale sia sempre l’apporto dei volontari, è così?

Immagini bene. Senza l’aiuto dei volontari niente di tutto quello che abbiamo fatto sarebbe mai stato possibile. Ognuno di loro ha messo in campo competenze specifiche imprenscindibili per certi interventi. Col tempo si è anche formato un gruppo molto unito. Su tutti, però, vorrei fare una menzione ad honorem: si chiamano Mauro Fumagalli e Claudio Andalò, e sono i due pilastri su cui si è basata la ristrutturazione. Sono una coppia di super-pensionati, conosciuti proprio durante i miei trekking. Quasi ogni weekend sono venuti ad aiutarci a loro spese e coi loro mezzi dalla Val Trebbia.­

Passiamo alla stagione che sta per cominciare, cosa proporrete a chi passerà da voi?

Beh, intanto chi passerà troverà un rifugio completamente rinnovato e rifunzionalizzato, con una serie di nuovi servizi e attività. La formula fondamentalmente sarà quella che proponiamo da sempre: musica, aggregazione e cucina nostrana. Nell’ideale di creare una dimensione fuori dallo spazio/tempo dove, anche se solo per qualche ora, tornare bambini. Promuovere la vita lenta e quel modo semplice e informale di stare insieme che manca un po’ a tutti.

In termini di trekking sono previste nuove camminate organizzate?

Ti confesso che avevo già il blocco estivo quasi pronto, ma, per concentrarmi il più possibile sul Rifugio, nella parte centrale dell’estate ho scelto di non organizzarne. L’idea è quella di iniziare la programmazione verso fine Agosto, per chiuderla verso fine Ottobre. Stando h24 in Baita, però, continuerò in qualche modo a fare la guida: chi vorrà, infatti, avrà modo di consultare me e lo staff per info, consigli e indicazioni sui percorsi. Adesso che la conosciamo davvero, vorremmo anche provare a valorizzare l’area, proponendo ai trekker percorsi alternativi per raggiungerci e nuovi posti da scoprire.

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Ecco la programmazione 2025 dell’estate a Prato Grande

L’apertura è avvenuta il 21 giugno e l’inaugurazione sarà il 5 e 6 luglio. Dobbiamo aspettarci qualcosa di speciale da quest’anno?

Approfitto della domanda per sottolineare la differenza tra “apertura” al pubblico, avvenuta il 21 Giugno, dove inizierà ufficialmente la stagione estiva, ed “inaugurazione” che ci sarà il 5 e il 6 Luglio, dove invece ci sarà la vera e propria festa con musica, tende ecc. Cosa aspettarsi? Dall’inaugurazione fino al 16 agosto abbiamo preparato una programmazione per tutti i gusti e le età.

Come abbiamo anticipato lanciando il calendario ci sono due grandi novità: il “Bargnolino Contest” del 6 Luglio in collaborazione con Ryto, e “la Bevalonga” 19 Luglio, che organizzeremo insieme alla Trattoria Cavanna di Pertuso. Oltre a questi due nuove momenti, ci sarà come sempre tanta musica tra live e djset, cene, sbicchierate, grigliate e anche yoga!

Quale continua a essere la molla che vi tiene continuamente in movimento?

Probabilmente la nostra ambizione supererà di gran lunga il nostro talento ma, per noi, la sfida è dimostrare che anche in Appennino si può costruire qualcosa di nuovo. Vorremo creare un modello virtuoso e futuribile, da copiare e incollare su tutto il nostro Appennino e, perché no, in tutto quello italiano… Bisogna crederci però.

Tutte le nostre news sul mondo del trekking piacentino (e non solo) le trovate nel nostro blog “Camminatori seriali”!

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