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Un pizzico di P.E.P.E.

Pensieri Esperienze Parole Emozioni

di Giorgio Soncini

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Descrizione

Un pizzico di P.E.P.E.

Pensieri Esperienze Parole Emozioni

di Giorgio Soncini

Leggendo queste pagine si ha la stessa sensazione quando d’estate si è col naso in aria a vedere i fuochi d’artificio, alla fine di una sagra di paese.
Esplosioni, emozioni e meraviglie, di qua e di là, uno finisce ed uno incomincia, scoppiettanti o silenziosi, per ciascuno o per qualcuno questo o quello è il suo preferito, sempre diversi, ma sempre che ti prendono, perché ti meravigliano e si riflettono lì dove è più buio, e per questo ti piacciono, e non sai e non vorresti interromperli.
Divertito da un linguaggio seducente, misto musical-enigmistico, capisci però subito che dietro il calembour c’è nascosta la grande Verità, la saggezza semplice che vede il bambino coi suoi occhi grandi che sanno ancora stupirsi, o il vecchio coi suoi occhi tristi ma orgogliosi.
Chi legge non può non provare invidia della felicità calda e sottile che emana dalle parole scritte, e ci si prova a misurare sulla stessa lunghezza d’onda, a capirne il linguaggio semplice per arrivare, col suo aiuto, a lavar via la pesante e asfittica intossicazione dei nostri giorni, sognando di volare alto, galleggiando su liberi pensieri leggeri.

Un pizzico di P.E.P.E.Giorgio Soncini, Piacenza 27 settembre 1984.
Nascendo negli anni ’80, col latte assorbe tutte le positività, gli entusiasmi, le seduzioni (illusioni comprese) di quegli anni magici, dalle grandi compagnie, del motorino sempre in due.
Una visione esistenziale che si è mantenuta anche nel proseguo e che non gli ha permesso di accettare supinamente o scendere a compromessi con quanto di negativo ti aspetta dietro l’angolo.
Nella continua ricerca di dare un valore alla vita si è dedicato a mille interessi spaziando dall’ingegneria alla medicina, curioso e mai appagato.
Nelle sue liriche vedi l’atteggiamento costante di porsi davanti a tutto e a tutti con l’emozione che riservi a un tramonto, a una montagna, a una ragazza o a un amico, sempre con un occhio a Seneca o al magnifico Lorenzo.
Già, perché, molto nascoste, ci sono anche le sue paure (e qui ci vuole l’emoticon di rito).

Genere: raccolta di poesie

Formato: A5

Pagine: 120