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Una lunga serie di schede in cui ognuna parla di un brano legato alla nostra regione, l’Emilia Romagna. Ecco che cos’è “Lambrusco e Pop Rock“, ultimo arrivo in casa Officine Gutenberg.

Un lavoro durato diversi mesi ma che alla fine è riuscito a mettere nello stesso volume artisti provenienti da generi, storie, suoni, diversi, ma tutti accomunati da un unico comune denominatore, il nostro territorio.

È arrivato “Lambrusco e Pop Rock”! L’Emilia Romagna cantata dai grandi artisti della nostra regione (e non solo!)

In poco più di 100 pagine, si passa dalla scuola storica e irripetibile dei grandi cantautori (Dalla, Guccini) ai loro eredi (Carboni, Bersani) sino alla nuova leva (Dente), dal punk filosovietico e dalla scena bolognese più combattente e a volte demenziale (C.C.C.P, C.S.I., Skiantos, Gaznevada) allo spoken word manierista e raffinato a cavallo tra i millenni (Massimo Volume, OfflagaDisco Pax, Le Luci della Centrale Elettrica), dall’impegno sociale e politico dei Settanta (Lolli, Bertoli, i Nomadi) al folk sgangherato e militante di più recente affermazione (Modena City Ramblers).
Senza dimenticare le grandi star, ovvero quelli che da sempre riempiono gli stadi, e non più le Feste dell’Unità (Vasco, Zucchero, Ligabue), e qualche ospite “straniero” (il Fabrizio De Andrè di Rimini, il Francesco Baccini di Le ragazze di Modena, addirittura i gallesi Scritti Politti).

Ogni scheda non si limita a citare e parlare del brano in questione, ma cerca di andare oltre contestualizzando, dipingendo un momento, un angolo, una storia dell’Emilia Romagna: “Un viaggio entusiasmante tra le canzoni che hanno raccontato l’Emilia Romagna, da “Las Vegas” a Piacenza: tra nebbia e locali, cosce e zanzare. Tra nebbia, calce, cataste di maiali sacrificati aglidei“.

I testi di Lambrusco e Pop Rock sono a cura di: Antonio Bacciocchi, Chiara Ferrari, Giovanni Battista Menzani, Paolo Menzani, Lorenzo Rai.

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