Partiamo da una camminata per parlare di un content creator della Val Tidone, Elia Messina

Come spesso succede anche stavolta i social ci hanno fatto conoscere un grande amante del nostro territorio che ha scelto Facbeook e Instagram per mettere in mostra le bellezze di alcuni luoghi della nostra provincia. Stiamo parlando di Elia Messina, che con i suoi profili che si chiamano “Ti dono questa valle”, ci fa conoscere ancora meglio la Val Tidone.

Si parte dalla Marcia dell’Alta Val Tidone per conoscere Elia!

Abbiamo voluto conoscere meglio Elia e i suoi profili di “Ti dono questa valle” partendo da un evento che da “camminatori seriali” quali siamo ci teniamo molto, particolarmente importante anche perché da tempo non si svolgeva: la Marca dell’Alta Val Tidone. Una bellissima occasione che Elia, che poi ci racconta tante altre cose della vallata e di sé stesso, ci presenta subito.

Ci conosciamo solo on line, via social, ma partiamo da una cosa invece molto pratica: la Marcia dell’Alta Val Tidone. Dicci luogo, ora e giorno!

Ci vediamo a Cicogni, ridente borgo dell’alta Val Tidone il 20 luglio, dalle 7.30 per le partenze, fino alle 8.45 per sfruttare il fresco.

Andando oltre: raccontaci questa marcia!

Siamo al suo 54esimo anniversario dalla creazione dopo essere rimasta ferma alcuni anni, ed è un’emozione per me riprenderla ed esserne il promotore dopo che il 4 ottobre 1986 venne eletta “marcia migliore d’Italia”, ci saranno cinque premi per cinque categorie: più giovane, più anziano (più esperto direi), gruppo più numeroso, primo iscritto con animale al guinzaglio e il mio preferito “il vestito più strambo!”. I tre sentieri sono boschivi e panoramici, da 6 – 12 e 19 km: sarà tosta soddisfacente.

Elia e la Val Tidone: ecco Ti dono questa valle!
Elia Messina, secondo da sinistra, in una foto di gruppo

Questa è solo una delle occasioni per conoscere questo territorio. Ci saranno altri momenti in cui i riflettori saranno sulla Val Tidone questa estate?

Per me i riflettori sono sempre sulla Val Tidone ahahah! Ma detto ciò per il grande pubblico il nostro calendario marce è ricco e spazia da una parte all’altra della valle, e si chiude ogni anno con la Marcia dei fantasmi da Busseto di Pecorara ad un paese abbandonato negli anni ’50. Poi sono numerosissime le feste e le sagre, da quella del batarö a quella della patata, poi il Val Tidone Wine Fest ecc… il calendario delle pro loco è davvero gremito!

Ovviamente siamo partiti da questa marcia per conoscerci, però il tuo lavoro di promozione della Val Tidone è molto più ampio, ce lo racconti?

Ti dono questa valle, nasce il 1° febbraio del 2018, perché lavorando in giro per l’Italia sentivo il bisogno di tornare spesso fra i miei colli e i miei boschi, e mi dava orgoglio parlarne a tutti. Un giorno un amico mi disse che la passione con la quale ne parlavo doveva essere convogliata nella promozione sui social, e anche se non amavo molto quel mondo in quel momento, l’ho visto come uno strumento di incredibile potenziale.

Da lì, grazie a al mio amico Rocco, abbiamo cominciato in modo molto spontaneo a pensare a contenuti, poi realizzarli non sempre è facile. Bisogna parlare con la gente, convincerli a farsi riprendere, trovare “assistenti” per realizzare le mie idee, e riuscirci con materiali dai costi contenuti essendo questo per me un hobby non retribuito e bisogna far pace con tutte le spese della vita quotidiana.

Si capisce subito seguendo il profilo, l’amore per questa vallata. Questo immagino sia la molla per fare tutto questo…

È molto impegnativo, ma gratificante perché in questi 7 anni ho conosciuto quasi tutta la valle e mi sono trovato a smielare alveari, addestrare cavalli, nutrire bovini. Il mio sogno è arrivare a lavorare in format come Melaverde e portare ancora di più alla ribalta la bellezza, le bontà e la storia della Val Tidone.

Elia e la Val Tidone: ecco Ti dono questa valle!
Elia in costume storico!

Una domanda fondamentale per chi opera nella promozione del territorio: quanto è importante mettere in connessione i vari protagonisti che lavorano sul luogo?

Creare connessione fra i volti della valle è importante sia per la promozione, ma ancora di più per le sinergie lavorative che si creano e per l’economia: quando ad esempio un cuoco o un macellaio vedono i reel o un’intervista al fabbro forgiatore di lame in Damasco, e ordinano dei coltelli di qualità da lui, si è valorizzato un artigiano locale. Parliamo di un professionista che lavora con un materiale di qualità e quel denaro rimane nell’economia locale.

Altro esempio è quando presento il viticoltore al produttore di formaggi e ne esce l’idea di un evento degustazione che attira avventori anche da lontano, che porta lustro al luogo, fa nascere amicizie ed io ne traggo una soddisfazione infinita, degna di quella di un vassallo che vede farsi leggendario il suo casato, è un po’ così che mi sento ogni volta che vengo ringraziato o ricevo complimenti per il mio lavoro.

Per questo ho creato dei personaggi come “il Duca della Gualdora” e “il Valtidonese autarchico”, appunto perché Elia vive tra l’amore per la terra dei condottieri dal Verme, dei celti liguri che gli diedero il nome e la passione per la storia, la curiosità e il continuo porsi domande allo scopo di conoscere uno poco di più ogni giorno, col cruccio di sapere che ci sarà sempre qualcosa che non conscerò affatto.

Per conoscere “Elia” e non solo come “Ti dono questa valle”, cosa ci puoi raccontare?

Molti mi vedono strano perché vivo nel mio mondo magico fatto di fantasy, storia e medioevo, fra boschi e rimpatriate con amici a suon di musica, canti popolari e fisarmoniche, buon cibo, idromele autoprodotto, viaggi in zone rurali del mondo. In un epoca non mia, nella quale cerco ogni giorno di calzarne i rapporti, gli eventi con valori diversi, valori stabiliti dall’ordine cavalleresco del Ducato della Gualdora ahahahah!

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